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Occhiobello: deroga chiusura esercizi commerciali

In merito all’Ordinanza del Comune di Occhiobello con la quale si stabilisce una deroga generalizzata all’obbligo della chiusura domenicale e festiva degli esercizi commerciali, ASCOM Confcommercio di Rovigo, la Presidente Ascom di Occhiobello Bagatin Rosanna e le Segreterie Provinciali del Commercio, FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS UIL, ribadiscono la perentoria contrarietà ai provvedimenti che sanciscano la totale liberalizzazione di giorni ed orari di apertura.

Malgrado tale liberalizzazione sia contemplata nel decreto governativo “Salva Italia” e che il Tar del Veneto abbia sancito la sospensiva della Legge Regionale, che invece poneva dei vincoli alla completa deregolamentazione di orari e aperture dei negozi, l’ASCOM e le OO.SS. di categoria ribadiscono che in tutte le sedi ed occasioni hanno espresso la contrarietà a qualsiasi provvedimento favorevole ad una totale “deregulation” del settore commerciale. ASCOM e le OO.SS. di categoria da sempre si battono per una regolamentazione del sistema distributivo e per un equilibrio tra grande e piccola distribuzione, nel rispetto delle regole contrattuali e delle condizioni di lavoro degli addetti.

Si è appreso quindi con stupore la notizia riportata dalla stampa, secondo la quale, l’Ordinanza del Sindaco di Occhiobello sarebbe frutto di una concertazione con le associazioni di categoria, scaturita nella riunione del 7 marzo convocata presso la sede del municipio rivierasco, alla quale tra l’altro le OO.SS. non erano neanche state convocate.

Si invita quindi il Sindaco di Occhiobello, a leggere con maggiore attenzione il “Decreto Monti” che rende l’Italia l’unica nazione dell’Unione Europea dove gli orari dei negozi non sono regolamentati, quando invece un minimo di regolamentazione è requisito fondamentale per evitare il “Far West”del settore.
Tale decreto ha inoltre l’unico pregio di essere riuscito “nell’impresa” di coalizzare, contro il decreto stesso, associazioni di categoria, sindacati dei lavoratori, il 90% dei comuni veneti e molte Regioni.
Confcommercio e OO.SS hanno espressamente ribadito davanti a TAR del Veneto la validità della Legge Regionale 30 del 2011, che accoglie sia le istanze delle associazioni di categoria di aumentare le deroghe domenicali da 8 a 16, che le istanze delle OO.SS. di limitarne il numero e stabilire orari precisi.

Si chiede pertanto, al Sig. Sindaco di Occhiobello, di revocare ogni ordinanza in merito e di convocare le parti interessate ad una riunione aperta, al fine di rendere trasparente ogni posizione e parere, evitando di prendere decisioni unilaterali facendo ricadere parte della responsabilità su chi non condivide le scelte e il percorso fatto nel merito e nel metodo.