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Assemblea Nazionale Confcommercio 2019

Il 6 Giugno, presso l’Auditorium Conciliazione di Roma, si è svolta l’Assemblea Nazionale Confcommercio 2019.
Di seguito riportiamo alcuni passaggi della relazione presentata dal Presidente Carlo Sangalli che riteniamo fondamentali per comprendere come la nostra associazione si pone di fronte alle sfide che il mercato di oggi ci chiede di affrontare.

L’Italia come protagonista

Dopo il voto dello scorso 26 maggio, c’è una richiesta di una Europa diversa.

E, in questa Europa, c’è anche una richiesta di un’Italia diversa.

Un’Italia protagonista.

Un’Italia protagonista, insomma, che non giochi solo di rimessa, ma che sappia proporre. Penso ad esempio a tre priorità:

1. Togliere dal computo del deficit gli investimenti cofinanziati in
materia di infrastrutture, di innovazione e di capitale umano;

2. Completare l’Unione bancaria con uno schema comune di garanzia
dei depositi;

3. Rilanciare l’iniziativa europea per il varo di un’efficace web tax.

E, sulla web tax, lasciatemelo ripetere: non è possibile che un commerciante, un imprenditore, debba pagare le tasse – tutte e subito – mentre questo non vale per i grandi monopoli del web!

Si deve crescere

Si può. Si deve crescere.

Purtroppo restano le sfide strutturali che vanno vinte per imboccare un nuovo sentiero di sviluppo. Compresa una maggiore produttività nei servizi.

Perché sono i servizi di mercato il polo attrattore di produzione ed occupazione: prima, durante e dopo la crisi. In particolare, le imprese condotte dalle donne.

Sono le nostre imprese, le imprese del commercio, del turismo, dei servizi, della logistica e delle professioni, che negli ultimi venti anni hanno difeso l’occupazione di questo Paese.

Resta poi un’altra questione discriminante tra crescita e declino.

Ed è il ruolo della domanda interna, quale insostituibile sostegno alla propensione agli investimenti.

Bisogna crescere di più.

Con due ali e un motore. Le due ali: innovazione e infrastrutture, e il motore: la riforma fiscale.

L’Ecosistema dell’Innovazione

La costruzione di un vero e proprio “ecosistema” dell’innovazione è la priorità del Paese.

Avanti con le Strategie nazionali per la banda ultra-larga e per l’intelligenza artificiale.

Avanti con il Piano Impresa 4.0.

Tuttavia, sia per il Fondo nazionale per l’innovazione, sia per il complesso di azioni che il DEF richiama come “innovation act”, ribadiamo che il metro di misura devono essere le Piccole e Medie Imprese.

In termini di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico, di formazione, di alleanze con le Università.

In questo ambito, la frontiera dell’innovazione rende cruciale il tema dell’adeguamento delle competenze, come il mondo delle professioni sperimenta costantemente.

La riforma fiscale

Nel nostro Paese il livello di pressione fiscale è superiore al 42 per cento.

È evidente che il processo di riordino e progressiva riduzione delle aliquote d’imposta sui redditi personali è l’altra grande urgenza fiscale che deve essere perseguita.

Un’urgenza che, tanto più nella prospettiva della flat tax, deve tenere insieme tre principi:

1. Semplicità degli adempimenti;

2. Equità di una “no tax area” che valga per lavoro dipendente e autonomo;

3. Progressività, anche attraverso un uso accorto delle detrazioni e delle deduzioni d’imposta.

Se siete interessati alla lettura del testo integrale della relazione la potete scaricare cliccando sul pulsante sottostante.