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Consumi, lavoro, tasse: i temi caldi dell’economia al centro dell’assemblea pubblica di Confcommercio Verona

La serata si è aperta con un monologo del direttore del Teatro Stabile Paolo Valerio, che  ha fatto sue le parole con cui Steve Jobs raccontava gli esordi, i sogni, le delusioni e le difficoltà tramutate in opportunità imprenditoriale grazie alla determinazione e alla passione.

Quindi la relazione del presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena, protagonista di un excursus storico su origini e sviluppo di Italia e Europa. “La precarietà attuale, ha precisato Arena, nasce anche dall’esistenza di un mercato parallelo e sommerso presente soprattutto nel settore dei servizi ristorativi e ricettivi.   “Confcommercio Verona – ha proseguito Arena – non è mai stata contraria, in linea di principio a nuovi insediamenti sia commerciali, sia alberghieri, purché essi servano, in quanto supportati da reali esigenze del territorio e della sua economia”.

 

L’assemblea è proseguita con una tavola rotonda moderata dal condirettore di Telenuovo Andrea Andreoli cui hanno preso parte il sottosegretario  Alberto Giorgetti, la psicologa del lavoro ed executive coach Marta Residori e l’imprenditrice Nadia Maschi, presidente di Confcommercio Grezzana. “In questa fase di paura diffusa – ha sottolineato Residori soffermandosi sull’aspetto psicologico della crisi – è importante recuperare il ruolo di soggetti pensanti perché siamo troppo proiettati nel fare e poco nel pensare:  una vision senza azione rimane sogno ma un’azione senza vision può diventare incubo… La mancanza di futuro è qualcosa che annichilisce, bisogna  recuperare la passione. Non dimentichiamoci che la parola crisi, in cinese, è rappresentata da due ideogrammi uno dei quali significa opportunità…”.

In chiusura di serata l’intervento di Carlo Sangalli: il presidente di Confcommercio ha esordito spiegando che “stiamo vivendo un momento tra i più difficili della nostra storia

“Bisogna agire in profondità, tirando fuori le opportunità di crescita di questo Paese: il manifatturiero funziona, alimenta l’export. Ma l’area dei servizi di mercato concorre alla formazione di Pil e occupazione per più del 40% e merita di essere rispettata e valorizzata: se devi giocare una partita difficilissima non puoi lasciare in panchina una risorsa così importante come quella rappresentata dai settori “targati” Confcommercio”.

Infine un riferimento ad abusivismo e contraffazione: “rappresentano un grave danno per le imprese, un furto per lo Stato e un crimine per la società: un mercato senza legge è un mercato della giungla”.